OggettoVenafro, Cattedrale, Affresco dell'absidiola sinistra
Luogo di conservazioneVenafro
Collocazione originariaVenafro
Materialeaffresco
Dimensioni
Cronologiapost 1458
AutoreIgnoto
Descrizione

L’affresco, che è collocato nell’absidiola sinistra della Cattedrale di Venafro, fu commissionato nel 1458 da Cristoforo Mancini per commemorare la moglie Covella d’Alferio di Castelpetroso, morta in quell’anno. Già prima di questa data i Mancini detenevano il patronato dell’abside sinistra della chiesa (Miscellanea cassinese, 1987, p. 139): ad istituire questa titolarità era stato il fratello di Cristoforo, Antonio, vescovo di Venafro dal 1426 al 1465, al quale viene riconosciuto il merito della ristrutturazione della Cattedrale di Venafro dopo il disastroso terremoto del 1456.

Si può immaginare dunque che l’affresco rientrò nel quadro del rifacimento dell’edificio. Evidentemente, nella circostanza della morte della donna, il vescovo Mancini e il fratello di questi decisero di decorare l’altare di fondo della navata di sinistra a spese della famiglia di Covella, intitolandolo alla Madonna.

Fulcro della rappresentazione è una Madonna in trono, avvolta in un ampio mantello drappeggiato, con il Bambino in grembo, benedicente, vestito con una tunica color oro.

Più in basso, distesa ai piedi della Vergine, è raffigurata Covella, coperta da un drappo di velluto nero attraversato da un grande croce bianca; la testa della defunta poggia su un doppio cuscino, le braccia sono incrociate sull’addome. Un’epigrafe in caratteri gotici, posta entro un finto cartiglio nello spazio tra la figura di Covella e la base del trono su cui è assisa la Vergine, rivela la dedicazione dell’affresco.

Ai lati della raffigurazione centrale *** nei colori bianco e azzurro; nella volta dell’abside troviamo la raffigurazione della Gloria di Cristo (Cristo benedicente entro una Mandoral sorretta da angeli).

L’opera, eseguita nel 1458 o poco dopo da un anonimo artista, appare originale e raffinata.

Immagine
CommittenteCristoforo Mancini
Famiglie e persone

Mancini

D’Alferio

Iscrizioni

HIC REQUIES[cit] COR(pus) CLARE MEMORIE D(omi)NE COBELLE DE ALFERIO DE CASTELLO PETRUSO USSORIS NOBILIS VIRI (CHRISTO)PHORI DE MANCINIS DE VENAFRO. ANNO D(omi)NI MCCCCLVIII MENSE FEBRUARII VI IND(ictione).

Stemmi o emblemi araldici

Raffigurazione del feudo di Castelpetroso?

Note

L’epigrafe è stata più volte trascritta in maniera errata, attribuendo l’appartenenza di Covella ad una tale famiglia Alario (la precisazione è in Valente ***).

I D’Alferio, che discendevano da Alferio d’Isernia, comprarono il feudo di Castelpetroso nel 1319 da Burlesca Roccafoglia (Masciotta 1953, p. 190), detenendolo fino alla metà del XV secolo (alla morte di Covella, nel 1458, era già passato nelle mani dei Pandone).

Fonti iconografiche
Fonti e documenti
Bibliografia

G. B.  MASCIOTTA, Il Molise dalle origini ai nostri giorni, Vol. III, Cava dei Tirreni 1953, p. 190.

Allegati
Link esterni
SchedatoreMichela Tarallo
Data di compilazione20/04/2016 01:49:27
Data ultima revisione03/05/2016 00:15:21
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Opera di Arte/629